Le coinfezioni batteriche forniscono un formidabile contributo all’aumento della morbilità e mortalità durante le pandemie e le epidemie stagionali di influenza. Le coinfezioni batteriche causano un aumento dei ricoveri ospedalieri, una maggiore gravità del quadro clinico un aumento della mortalità. Nella pandemia da COVID-19 ancora in atto, le coinfezioni batteriche hanno un’incidenza inferiore rispetto a quanto si osserva abitualmente durante le pandemie influenzali. Il tasso di coinfezioni aumenta nei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva. La superinfezione da batteri antibiotico-resistenti si osserva nell’1,3% dei pazienti ricoverati in rianimazione e nello 0% dei pazienti degenti in reparti ordinari. Anche durante la pandemia da COVID-19 i principi dell’approccio graduale alla terapia antibiotica dovrebbero essere rispettati per evitare l’insorgenza e la diffusione di ceppi batterici antibiotico-resistenti. In una minoranza di pazienti infettati da SARS -Cov 2 è descritta anche la coinfezione da Mycobacterium tubercolosi e funghi SOMMARIO 2 Introduzione 2.1 Coinfezioni da SARS-CoV 2 e altri virus 2.1.1 Prevenzione delle coinfezioni virali 2.2 Infezioni batteriche secondarie associate con la pandemia del SARS-CoV2 2.2.1 Frequenza delle coinfezioni batteriche nei pazienti COVID-19 2.3 Infezioni fungine e COVID-19 2.4 Alterazioni della flora intestinale nei pazienti con COVID-19 2.5 Il trattamento delle infezioni batteriche nei pazienti con COVID-19 2.6 Coinfezione da Mycobacterium tubercolosis nella COVID-19

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