Linfoma di Burkitt -Aspetto a "cielo stellato" in una sezione di linfonodo colorato con ematolissina e eosina

05/01/2023

Linfoma di Burkitt - La terapia nell'adulto

(Ultimo aggiornamento: 05/01/2023)

La terapia del linfoma di Burkitt si è evoluta negli ultimi decenni adeguandosi di pari passo  alla comprensione delle principali caratteristiche biologiche e molecolari della malattia. Essendo un linfoma a crescita molto rapida, il LB è una malattia molto sensibile alla chemioterapia ed è stato uno dei primi tumori ad essere guarito con la sola terapia farmacologica. Nel 1996, Magrath e colleghi, pubblicarono la loro esperienza con ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina, metotrexato, ifosfamide, citarabina ed etoposide (CODOX-M / IVAC). Risultati ottenuti con il protocollo R-EPOCH appaiono molto favorevoli con meno tossicità rispetto ai regimi che incorporano alte dosi di metotrexato e citarabina. Il trattamento del paziente affetto da linfoma di Burkirr deve essere personalizzato con la valutazione di diversi fattori e caratteristiche ad alto rischio, tra cui l’età, il performance status del paziente e, soprattutto, il coinvolgimento del SNC. Il coinvolgimento del SNC è stato chiaramente identificato come un fattore prognostico sfavorevole. La prognosi per i pazienti con Burkitt recidivante o refrattaria è sfavorevole. Sono in corso studi con le cellule CAR-T, anticorpi bispecifici e altre nuove molecole che interferiscono con importanti vie di trasmissione del segnale intracellulare. In questo articolo discutiamo la terapia del linfoma di Burkitt endemico nell'adulto.

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