05/06/2020

Linfocitosi monoclonale dei linfociti B – Epidemiologia, fattori di rischio, storia naturale e rischio di evoluzione in leucemia

(Ultimo aggiornamento: 30/06/2020)

La presenza anche di minime quantità di linfociti B monoclonali in soggetti apparentemente normali e senza linfocitosi assoluta è nota come linfocitosi monoclonale delle cellule B e diversi altri sinonimi : linfocitosi monoclonale benigna, MLUS, CLUS, MBL (Monoclonal B-cell lymphocytosis). Il numero di cellule circolanti in questi soggetti asintomatici è generalmente molto basso, anche di 1000 volte inferiore al minimo richiesto per la diagnosi di LLC-B. La MBL precede virtualmente tutti i casi di LLC-B, ma la sua evoluzione a leucemia franca o a linfoma è evento molto raro.. La prevalenza aumenta con l'età, arrivando al 5% degli adulti sopra i 60 anni. I familiari dei pazienti affetti da LLC-B hanno una prevalenza maggiore di linfociti monoclonali rispetto alla popolazione normale. La MBL potrebbe rappresentare uno stato preleucemico, ma rimangono ancora alcune incertezze che non consentono di sostenere in modo definitivo questa ipotesi. Sono in corso numerosi studi che dovrebbero chiarire i rapporti fra MBL, LLC-B e altre malattie linfoproliferative croniche. In questo articolo facciamo un punto sui dati epidemiologici, sui fattori di rischio, sui rapporti con le altre malattie linfoproliferative e sulla storia naturale della MBL Discutiamo anche dei problemi etici e medico-legali derivanti dalla scoperta di una MBL in un soggetto sano e giovane. I i criteri diagnostici e le definizioni delal MBL sono discusse in un altro articolo pubblicato sil sito www.alcmeone.it

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